A Pavia si conserva il corpo di Sant’Agostino, nella basilica di San Pietro in ciel d’oro. Il re longobardo Liutprando lo acquisì per salvarlo dalla avanzata dei Saraceni in Sardegna (723), portandolo a custodia della capitale del suo regno. La notizia della traslazione del corpo del Santo, caposaldo della fede cristiana e della cultura classica fu evento importante per la storia politica, religiosa e culturale del nostro Paese, e non solo, e ci viene tramandata da testimonianze storiche e artistiche.
Il Comitato Pavia città di Sant’Agostino è nato dalla consapevolezza del privilegio e della responsabilità di custodire col corpo del Santo, copatrono della città e dell’Università, uno straordinario patrimonio culturale e spirituale in grado di dialogare in ogni secolo con la contemporaneità.
La missione del Comitato consiste nel valorizzare la figura di Sant’Agostino, favorire una larga conoscenza delle sue opere e sottolineare il legame particolare di Agostino con la Città di Pavia che da tredici secoli ha il privilegio e la responsabilità di custodirne i resti mortali nella Basilica di San Pietro in ciel d’oro.
La città di Pavia parla di uno dei più grandi convertiti della storia della Chiesa: Sant’Aurelio Agostino. Egli morì il 28 agosto del 430 nella città portuale d’Ippona, allora circondata ed assediata dai Vandali. Dopo parecchia confusione di una storia agitata, il re dei Longobardi acquistò le sue spoglie per la città di Pavia, cosicché ora egli appartiene in modo particolare a questa città ed in essa e da essa parla a tutti noi, all’umanità, ma particolarmente a tutti noi in maniera speciale . Benedetto XVI, Pavia, aprile 2007
Il Comitato si articola in Commissioni che operano nei settori della filosofia, della teologia, della letteratura, della storia e della storia dell’arte, della musica e della pedagogia.
Varie iniziative di carattere culturale sono proposte accanto alle celebrazioni liturgiche e devozionali delle quattro feste agostiniane dell’anno: 28 febbraio, 24 aprile, 28 agosto, 13 novembre.